1979
I PRIMI PASSI
Milano. 16 giovani neolaureati in discipline umanistiche fondano la Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria.
Il loro scopo è quello di crearsi un futuro professionale nel campo dei beni culturali. Una fondamentale opportunità viene offerta dalla Università degli studi di Milano, con un primo incarico per la catalogazione del proprio patrimonio bibliografico. Perché il lavoro venga svolto secondo gli standard richiesti, l’Università organizza un corso di formazione ad hoc e nuove competenze professionali entrano in azienda.
Anche il Politecnico di Milano diventa un cliente stabile.
Grazie a questi e ad altri committenti (la Camera di commercio, l’Ospedale maggiore di Milano, il CNR, la Fondazione Feltrinelli, l’Università Cattolica di Brescia, il Touring club italiano, l’Istituto nazionale dei tumori, la Fondazione Mondadori, per citare solo i principali), la cooperativa può dare ai propri soci un’occupazione stabile.
Il lavoro cresce. Nel 1988 si sceglie di applicare un modello più aziendale, senza snaturare i metodi della democrazia interna e della mutualità: il budget viene centralizzato e si sgancia la retribuzione del socio dalle entrate del singolo lavoro.
CAeB è ormai in grado di offrire servizi completi e integrati (dalla consulenza, alla progettazione, all’intervento operativo), anche se è ancora relativamente piccola: i suoi soci sono meno di quaranta! C’è però un elemento molto importante ed è la forza patrimoniale dell’impresa, grazie all’accantonamento degli utili a riserva.