1993
LA SVOLTA STRATEGICA

Viene approvata la mozione che indica la nuova via: un consiglio di amministrazione con funzioni imprenditoriali, composto da tre persone: il presidente, responsabile dell’amministrazione generale e due consiglieri, coordinatori rispettivamente del settore archivi e di quello biblioteche. 

CAeB si attrezza così per entrare nel mondo della gestione dei servizi: il rapporto con il pubblico nelle biblioteche universitarie o l’organizzazione e la gestione di un archivio. 

Questi tipi di interventi di respiro pluriennale consentiranno l’instaurazione con i soci di rapporti di lavoro subordinato, con assunzione a tempo indeterminato. Già prima della legge 142 del 2001 CAeB applica integralmente un CCNL e questo inquadramento dei soci lavoratori costituisce un importante elemento di stabilità e di rafforzamento aziendale.

La tendenza all’esternalizzazione dei servizi da parte degli enti pubblici territoriali e delle università premia la politica di CAeB, specialmente quando i clienti appaltano all’esterno anche lavori dai contenuti professionali alti. 

Il parco clienti si allarga: università, enti locali, Ministero per i beni culturali rimangono il nocciolo duro, affiancati però da fondazioni, aziende, ospedali e anche privati.